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GIANDUJA
Gianduja è la maschera più conosciuta del Piemonte, famosa per il copricapo a tricorno. E' nata nel 1798 da un’idea del burattinaio Gian Battista Sales. Il nome della maschera deriva da quello di Giöan d'la douja, da cui Gianduja, un contadino conosciuto come 'estimatore' di vini dell’epoca (era chiamato in quel modo perché era solito ordinare nelle osterie una douja, cioè un boccale, di vino); secondo un'altra ipotesi, il nome deriverebbe dal francese 'Jean Andouille' ovvero Giovanni salsiccia.
L’autore trovò spunti anche dall’abbigliamento dell’uomo per realizzare il costume della maschera, la giacca col bordo rosso ed i larghi pantaloni marroni, il panciotto giallo e le calze rosse, il fiocco al collo e l’inseparabile ombrello (si sa, in Piemonte piove spesso…), scarpe nere e calzini rossi. Ben presto, il personaggio divenne famoso e venne promosso a maschera ufficiale di Torino. Era necessario a questo punto dare una compagna al simpatico e rubicondo contadino, e nacque così Giacometta.
Attualmente, a Torino, esistono ben due 'rappresentanti ufficiali' della maschera, presenti come testimonial della città nelle più importanti manifestazioni. Dal costume prende il nome un prelibato tipo di cioccolato alle nocciole piemontesi, confezionato di solito in cioccolatini chiamati "Gianduiotti", una delizia per il palato...
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